Un poco d'italiano...
Sicilia.
Rivive il capolavoro di Burri
Gibellina. Fine settimana dedicato al Grande Cretto, il capolavoro di Land Art che l'autore umbro progettò come contributo alla rinascita dell'area del Belice dopo il tragico sisma del 1968. Un'opera che viene "completata" con un'installazione multimediale. Protagonisti l'artista napoletano Giancarlo Neri e, per la parte musicale, Robert Del Naja, dei Massive Attack
di VALENTINA BERNABEILa RepubblicaNuova vita laddove un tempo c'è stata la distruzione. Sembra essere proprio questo il dono di un territorio come quello di Gibellina Vecchia, in Sicilia, dove nel 1968, nella notte tra il 14 e il 15 gennaio, un grande sisma, il terremoto del Belice, distrusse completamente tutto quello che c'era, provocando oltre mille vittime e quasi centomila senzatetto. La vita della cittadina riprese a fianco dell'antica zona originaria, lentamente, e, in seguito alla tragedia, grazie alla sensibilità di Ludovico Corrao, sindaco di allora, negli anni Ottanta, venne chiesto l'intervento di aiuto, per ridare vita alla città, a grandi artisti come Mario Schifano, Arnaldo Pomodoro, Alberto Burri.
Proprio quest'ultimo, di cui quest'anno celebriamo il centenario della nascita, propose, accettando l'invito del sindaco, di non creare una nuova città ma di intervenire sulle macerie: fu così che nacque quella che oggi è considerata una delle più grandi opere di Land Art (ossia l'arte realizzata sulla terra e con la terra stessa, intervenendo direttamente sul paesaggio) che esistono nel mondo, nota con il nome di il Grande Cretto. L'opera venne realizzata tra il 1984 e il 1989 ma non fu mai completata.
A ridargli vita oggi ci pensano l'artista napoletano Giancarlo Neri (specializzato in installazioni di grandi dimensioni e arte pubblica) con il musicista britannico Robert Del Naja (membro dei Massive Attack, non nuovo a incursioni artistiche) che, sabato 17 ottobre 2015, alle ore 20, grazie all'aiuto della multinazionale energetica E. ON e il comune di Gibellina, all'interno della prima edizione del "Cretto Earth Fest", presentano Audioghost68 un'opera realizzata principalmente con luci e suoni, proprio sul grande cretto.
Mille "lucciole bianche" si muoveranno dalla sera e per tutta la notte tra le crepe del Cretto, disegnando così una sorta di mosaico luminoso di cui non si possono prevedere le forme che prenderà, anche perché la partecipazione del pubblico e degli attori invitati alla serata, darà fortemente il suo contributo. A tutti gli spettatori che arriveranno, infatti, verranno date torce a led da indossare sulla fronte e sarà chiesto loro di disporsi lungo il perimetro dell'opera a luci spente. Soltanto nel momento in cui verrà dato il segnale, si potranno accendere le torce e avranno inizio anche gli effetti sonori trasmessi da piccole radio dislocate su tutta la superficie del Cretto: sarà alla fine un trionfo di musiche, movimenti, luci, con la partecipazione di Percussion Voyager e Max Passante.
Per partecipare gratuitamente alla serata di sabato come uno dei 1000 "attori" che contribuiranno alla realizzazione dell'opera basta prenotarsi qui. I nomi di tutte le persone coinvolte finiranno nei materiali dell'opera.
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In pictures:
Gibellina in 1968
Gibellina Vecchia today:
Giancarlo Neri, in Gibellina
Neri's artwork, which inspired the coming show:
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